barriere architettoniche
- "Appello agli amministratori pubblici"-
Si chiamano barriere architettoniche tutti quegli ostacoli presenti nell'edilizia che impediscono un comodo utilizzo degli ambienti e delle strutture connesse. La problematica non deve essere pensata solo riguardo alle persone con difficoltà di deambulazione o con altri difetti fisici, ma a tutti coloro che anche per motivi di età o di eventi occasionali si trovano nelle condizioni di non poter usare una scala, un ingresso, una semplice maniglia, un interruttore, un ascensore, un servizio igienico. Queste ultime persone possono essere gli anziani, le donne incinte, i bambini, chi ha un arto ingessato ed altri. Le costruzioni, in considerazione che esiste anche una legge al riguardo, pertanto debbono essere costruite senza barriere architettoniche troppo spesso muri invalicabili che impediscono la vita di relazione ai disabili permanenti e agli occasionali.
Le scale
E' difficile eliminare le scale in un qualunque edificio, ma possono essere pensate soluzioni integrative non solo per motivi di comodità. E' il caso degli ascensori che per poter ospitare una carrozzina devono avere un'apertura adeguata, uno spazio interno che consenta almeno il girarsi della stessa ed i comandi ad altezza utile. Negli edifici esistenti, se non vi è possibilità di inserire un ascensore, si può trovare una soluzione con un montascale: una sorta di poltrona collegata ad una parete con una guida ed un motore che permette la salita e la discesa dal piano.
Le porte
Gli ingressi
I parcheggi
I servizi igienici
Particolari
Leggi e contributi
Vengono concessi contributi a fondo perduto per finanziare progetti di realizzazione di opere finalizzate al superamento o all'abbattimento di barriere architettoniche negli edifici privati.
- Chi puo' fare la richiesta
La richiesta di contributo può essere presentata dal soggetto interessato, portatore di handicap (soggetto affetto da patologie che comportino limitazioni funzionali permanenti alla deambulazione) residente nel territorio comunale. - Quando fare la richiesta
La presentazione delle domande ha scadenza annuale ed è fissata per legge al 1° marzo di ogni anno. - Dove andare
Le domande vanno presentate al Comune (rivolgersi all'ufficio tecnico). - Cosa fare
Per chiedere il contributo occorre presentare una domanda, in bollo, indirizzata al Sindaco del Comune della propria città. Nella domanda devono essere indicate l'opera da realizzare e la previsione di spesa. Le opere da realizzarsi riguardano la rimozione di barriere che creano difficoltà di accesso all'immobile o alla singola unità immobiliare oppure difficoltà di fruibilità e visitabilità dell'alloggio.
Alla domanda devono essere allegati:
certificato medico in carta libera attestante l'handicap;
dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nella quale risultino l'ubicazione dell' abitazione e le difficoltà di accesso;
certificato rilasciato dall'ASL (o fotocopia autenticata) attestante l'invalidità totale con difficoltà di deambulazione. - Tempi
Le domande, debitamente istruite, vengono inserite in graduatoria divise, secondo la certificazione medica presentata e la patologia da questa attestata, in invalidi totali e parziali, e secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande stesse. - Note
Hanno diritto al contributo i portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, compresa la cecità, e quelle relative alla deambulazione e alla mobilità.
Il contributo a fondo perduto per la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, sono cumulabili con quelli concessi a qualsiasi titolo al condominio, al centro o istituto, o al portatore di handicap.
Il contributo concesso è pari alla spesa effettivamente sostenuta per costo fino a lire 5 milioni. Per costi che vanno da lire 5 milioni a lire 25 milioni il contributo è aumentato del 25% della spesa effettivamente sostenuta ed è aumentato di un ulteriore 5% per costi che vanno da lire 25 milioni a lire 100 milioni.
Per la concessione dei contributi, è stato istituito presso il Ministro dei lavori pubblici un Fondo speciale, annualmente ripartito tra le regioni.
Norme di riferimento
Legge n. 13 del 9 gennaio 1989.
Rif.
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